Si tratta di un prodotto Denon, quindi ingegnerizzato con tutti i crismi. Denon non produce meccaniche laser o altri componenti particolari ma concentra i suoi sforzi nella fase progettuale dei suoi apparecchi. Ne nascono sempre macchine ben costruite ed affidabili.
Per i meno esperti: il supporto minidisc era un tempo in concorrenza con il supporto CD per occupare la fascia di mercato dell'audio digitale. I costi di produzione sia dei supporti che dei lettori però hanno dato ragione al CD che oggi tutti noi usiamo. Il minidisc aveva però dalla sua l'enorme vantaggio di essere più compatto e praticamente immune dai graffi essendo in un contenitore plastico che si apre automaticamente all'inserzione nel lettore. Queste due caratteristiche ne hanno infatti decretato lo standard dell'epoca per le registrazioni freelance e per il campo professionale dove compattezza e resistenza erano delle caratteristiche importantissime. La qualità di registrazione è ovviamente digitale e quindi non ha nulla da invidiare al supporto CD anzi..
Il nuovo arrivato MD di Denon utilizza l'ATRAC 4.0 di Sharp che, come quello di Sony, è una soluzione a chip singolo. Oltre alla logica di riduzione dei dati contiene un convertitore della frequenza di campionamento. È proprio questo punto che fornisce il potenziale di risparmio rispetto al modello DMD-1500. Il DMD-1500 utilizzava 2 chip separati che erano chiaramente più costosi e avevano un ATRAC di qualità inferiore. La versione 3.0 (Sony ATRAC) utilizzata dal DMD-1500 produce rumore intervallato dal cosiddetto "Spratzeln" quando si registrano piccoli segnali. ("Spratzeln" è una parola tedesca che non può essere tradotta; è come il suono della pancetta in una padella con olio bollente). Da ATRAC 3.5 in poi questo comportamento è stato completamente eliminato. Il DMD-1300 ne è privo e raggiunge quindi livelli di rumore di qualità DAT. Anche quando si registra con un livello di registrazione basso, la musica si presenta nella stessa modalità PCM del solito.
Dal punto di vista meramente costruttivo l'azionamento del DMD-1300 è completamente in metallo. E' dotato di un convertitore della frequenza di campionamento ed è compatibile con una frequenza di amplificazione di 32 kHz in modalità A di trasmissione BS e 48 kHz in modalità DAT standard e modalità B di trasmissione BS.
Il convertitore D/A è composto da Λ SLC, che in linea di principio genera una distorsione incrociata pari a 0. Il filtro digitale con sovracampionamento a 20 bit e 8x viene utilizzato insieme al convertitore D/A per ottenere una qualità del suono più espressiva. Il convertitore A/D è di tipologia ∑ Δ del 4° ordine con sovracampionamento 64X.
Con la funzione di immissione dei caratteri è possibile inserire informazioni sul software come titolo, nome del brano, dell'artista, alfabeto (maiuscolo e minuscolo), numeri e simboli. E' possibile inserire fino a 100 caratteri per ogni brano. Le informazioni immesse vengono visualizzate sul display fino a 14 caratteri alla volta, mentre il resto viene fatto scorrere. Presenti le funzioni di modifica come dividere, combinare, spostare e cancellare, esclusive di MD.
Dotato di misuratori di livello a segmenti indipendenti sinistro e destro che possono essere utilizzati per regolare il livello durante la registrazione. Memoria di protezione del suono: memorizzando un segnale musicale per circa 10 secondi, il salto del suono causato dalle vibrazioni viene soppresso. Gli ingressi e le uscite sono sia analogiche che digitali ottiche. Dispone anche di ingresso digitale ottico.
La finitura complessiva soddisfa un solido standard HiFi, con un involucro interamente in metallo e piastra frontale in alluminio.
Apparecchio revisionato e pienamente funzionante.